Innanzi tutto vi è una connessione diretta tra le vertebre cervicali e il basioccipite, porta di ingresso per il resto del cranio e per le strutture che contiene, diventando relais di tutte le alterazioni cranio-mandibolari (compresi problemi di vista) che possono creare ripercussioni periferiche, per effetto del ponte miodurale. Inoltre, i nervi spinali C1-2-3 proiettano al nucleo del trigemino, motivo per cui spesso i pazienti con problemi di bruxismo, accusano episodi di cefalea. Le prime branche cervicali creano infatti importanti anastomosi con i nervi cranici deputati alla fonazione alla deglutizione.
Inoltre C3-4-5 costituiscono le radici del Nervo Frenico: é dunque probabile che una disfunzione delle vertebre cervicali possa costituire causa e/o conseguenza di una disfunzione diaframmatica, oltre a costituire il campanello d’allarme per eventuali problematiche anche di natura viscerale, date le emanazioni che lo stesso nervo emette fino alla glissoniana del fegato.
Infine abbiamo la costituzione del plesso brachiale (C5-T1) responsabile dell’innervazione degli arti superiori; e la costituzione del ganglio stellato C7-T1, punto di passaggio delle vie efferenti ed afferenti dell’ortosimpatico destinate a innervare anch’esse l’arto superiore, e agendo inoltre sull’attività vascolare e viscerale degli organi presenti nella porzione toracica.
Insomma l’area cervicale, oltre ad essere particolarmente delicata, costituisce un punto di passaggio per strutture nervose, viscerali, vascolari e miofasciali assolutamente importanti e con la nostra strumentazione possiamo oggettivarne la reale mobilità e agire per ripristinarne la fisiologica funzionalità!
Dott.ssa D.O. Chiara Raniolo