E se la postura non fosse solo il modo in cui il corpo accomoda alle interferenze provenienti dall’ambiente esterno?!

Infatti il corpo si avvale di diversi meccanismi per rispondere a esigenze di ergonomia ed economia dal punto di vista energetico e tutto ciò avviene tramite la costante inter-relazione di recettori quali quelli visivi, vestibolari e podalici che vengono costantemente processati e confrontati a livello centrale, proprio per rispondere in modo quanto più efficiente possibile alle esigenze sopra citate.

Tuttavia considerare il sistema posturale come un processo costante di elaborazione e integrazione risulta eccessivamente meccanicistico e impersonale e sappiamo tutti che non è così. Il corpo è costituito da un insieme di sensazioni, di emozioni, di percezioni che cambiano momento dopo momento e giorno dopo giorno. Basti pensare che anche l’intestino è considerato un sistema nervoso emotivo a se stante! Allora come può la postura essere considerata solo come il modo in cui il corpo si rapporta all’esterno?! 

Compito di una valutazione posturale efficace tiene conto di tutti questi elementi e lo fa attraverso l’osteopatia, in quanto una profonda conoscenza dell’anatomia e della fisiologia considera l’importanza che anche un problema viscerale irrisolto può arrecare alla lunga alla postura, a partire da accomodamenti segmentari antalgici che interverranno fintanto che il sistema-corpo è in grado di mantenerli.

Gli organi non sono infatti “sospesi” all’interno dei contenitori toraco-addomino-pelvici, ma sono saldamente agganciati alle strutture circostanti attraverso l’interposizione di legamenti che permettono di solidarizzare la dinamica, la statica e dunque, spesso, anche la sintomatologia che il corpo manifesta.

Ne consegue che nel caso di un dolori articolari cronici, che si manifestano frequentemente nonostante l’impiego di antinfiammatori, probabilmente vale la pena di farsi qualche domanda circa la causa effettiva che li ha generati.

Dott.ssa D.O. Chiara Raniolo