Project Alberto Negroni

La valutazione posturale

Sistema OrthoTP

In ortopedia, fisiatria, odontoiatria, gnatologia, oculistica, angiologia, in generale in tutte le branche della medicina, dello sport e del benessere, si parla ormai costantemente di postura e delle problematiche connesse. Molte patologie riferibili ad alterazione del Sistema Posturale Fine (SPF) e dell’equilibrio sono da ricercarsi in quelle patologie che la medicina ha per secoli definito come “idiopatiche”, “essenziali” o “non classificabili”.Molti campi della medicina sono in forte relazione con lo studio delle alterazioni del SPF. Grazie alle innovazioni tecnologiche degli ultimi anni, gli studi della postura hanno compiuto grossi passi avanti. Sempre più essa risulta implicata in molte problematiche muscolo-scheletriche ed organiche. Ciò è dovuto al fatto che la postura è l’adattamento che di ogni individuo assume nell’ambiente fisico, in funzione dello stato psichico ed emozionale sotto le continue sollecitazioni della forza di gravità. La posturologia è una scienza che studia tale fenomeno umano che per le assume il sue implicazioni carattere della multidisciplinarietà.

In definitiva, qualunque causa in grado di modificare l’allineamento lungo l’asse cefalo-podalico, avrà riflessi immediati su tutti i segmenti corporei, trasmessi per via ascendente o discendente sulle catene muscolari, tramite il sistema connettivo, modificandoli con rotazioni e/o traslazioni di compenso. Compito della posturologia è il ripristino delle funzionalità motorie avvalendosi della rimodulazione del sistema propriocettivo, senza fare uso di tecniche invasive e avente come scopo primario quello di riportare il SPF nel “range” fisiologico individuale avvalendosi dell’approccio multidisciplinare.
Per raggiungere questo obiettivo, gli operatori devono occuparsi dello studio di ciò che è alla base del SPF che è il Sistema Tonico Posturale, ovvero della muscolatura che regge il nostro corpo in piedi contrastando “continuamente” la forza di gravità nelle condizioni più ergonomiche possibili e con il miglior confort, stabilendo una vera e propria “Omeostasi Posturale”.

Il Sistema Tonico Posturale

Il SISTEMA TONICO POSTURALE è un vero e proprio Sistema Cibernetico ed in quanto tale obbedisce alle leggi della “COMPLESSITÀ” tipica dei sistemi “non lineari”. Tali sistemi si avvalgono dell’integrazione di entrate recettoriali per attuare i meccanismi di regolazione (feed-back). I recettori principali coinvolti sono l’occhio, l’orecchio interno e il recettore podalico oltre alla cute (chiamati eso-recettori). Questi recettori vengono utilizzati per “sentire” la posizione del corpo nello spazio e per “impostare” relazioni col mondo esterno. Col tempo la loro inefficacia può far sorgere, per vari fattori, interferenze sul SISTEMA TONICO POSTURALE il quale cercherà attraverso meccanismi tampone di creare dei compensi (producendo rotazioni del bacino, spalla più alta, testa inclinata, vizi di appoggio plantare…) fino a quando non sarà più possibile produrre “aggiustamenti”. La conseguenza si manifesterà sotto forma di: CERVICALGIE, CEFALEE, DORSALGIE, LOMBALGIE, LOMBOSCIATALGIE, NEVRALGIE, MALOCCLUSIONE DENTALE E SCOMPENSO DELLE FORZE MASTICATORIE, ALGIE ARTICOLARI E MUSCOLARI… che complicano e condizionano notevolmente la vita quotidiana e di conseguenza, la nostra PSICHE. E’ fondamentale, quindi, agire tempestivamente, in collaborazione con altri professionisti come: odontoiatri, fisioterapisti, podologi, oculisti, vestibologi, medici dello sport, osteopati ecc… per ottenere una riprogrammazione del SISTEMA TONICO POSTURALE. In POSTUROLOGIA bisogna quindi acquisire una visione globale per poter risalire a quei fattori causativi di uno squilibrio che può confluire in una patologia. Ciò si ottiene in definitiva attraverso l’acquisizione di un linguaggio comune che unisce e non allontana dall’obiettivo principale “IL PAZIENTE”.

MicroLab Dr. Angelo Vannella

Stabilometria

La stabilometria è una valutazione strumentale della stabilità dell’individuo nella stazione eretta. Si distingue  una stabilometria statica e una dinamica. viene anche effettuata in posizione seduta.
La prima valuta l’individuo al di sopra di una pedana dinamometria (misuratore di forze) ben ferma a occhi sia aperti sia chiusi.
La seconda effettua la valutazione al di sopra di una pedana dinamometrica che esegue alcuni movimenti sol piano antero-posteriore per evocare risposte riflesse ed è chiamata EquiTest. In entrambi i casi, le rivelazioni su pedana avvengono sempre  facendo riferimento agli assi cartesiani.
INDICATORI POSTURALI
Gli indicatori posturali – parametri, variabili – utilizzati in clinica per la valutazione sono distinguibili in due categorie: cinetici o quantitativi o funzionali, e cinematica o qualitativi o strutturali.
I primi riguardano i valori numerici delle dimensioni lineari (espressi in mm o in cm) e forniscono informazioni sulla funzione, i secondi concernono gli aspetti geometrici o grafici dell’analisi e offrono informazioni sulle strutture.
ANALISI SPECIFICA DEGLI INDICATORI 
– La lunghezza della traccia (LT, path length) è la misurazione lineare (in mm o cm, secondo l’applicativo in uso) di quanta strada compie il centro di pressione (center of pressure, CoP) durante la prova, a causa, a causa delle oscillazioni posturali dell’individuo nel piano saggiato-frontale. E’ un indicatore di dispendio energetico.
Il CoP rappresenta la risposta cumulativa neuromuscolare che controlla il centro del movimento del centro di massa (CoM) per consentire di mantenere la progressione avanti e l’equilibrio in stazione eretta statica.
La traiettoria del CoP in AP (in antero-posteriore) indica la capacità di controllo della progressione  in avanti durante la fase di stance.
Il CoP in ML (in medio-laterale) riflette il processo di controllo della stabilità laterale, soprattutto nella fase di singolo supporto (sostegno) e la capacità di spostare il peso fra gli arti. 
– Indice di interferenza cervicale  (IC) è dato dal rapporto fra la lunghezza della traccia (LT) a occhi chiusi (OC) e la lunghezza della traccia a occhi aperti (OA) ma a capo retroflesso (OACR). La sua normalità è espressa da: IC= a 1 o superiore. Se IC inferiore a 1, testimonia per una verosimile interferenza cervicale nell’instabilità patita dal soggetto (vertigine a origine cervicale).

Quaderno del Ministero della Salute

Riferimento al Quaderno del Ministero della Salute n° 7 gennaio e febbraio 2011.
I quaderni del Ministero della Salute nascono per uniformare e fissare, nel tempo e nella memoria, i criteri di appropriatezza del nostro Sistema salute. Leggi Tutto

Comizi di Scienza

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