Stabilometria

La stabilometria è una valutazione strumentale della stabilità dell’individuo nella stazione eretta. Si distingue  una stabilometria statica e una dinamica. viene anche effettuata in posizione seduta.
La prima valuta l’individuo al di sopra di una pedana dinamometria (misuratore di forze) ben ferma a occhi sia aperti sia chiusi.
La seconda effettua la valutazione al di sopra di una pedana dinamometrica che esegue alcuni movimenti sol piano antero-posteriore per evocare risposte riflesse ed è chiamata EquiTest. In entrambi i casi, le rivelazioni su pedana avvengono sempre  facendo riferimento agli assi cartesiani.
INDICATORI POSTURALI
Gli indicatori posturali – parametri, variabili – utilizzati in clinica per la valutazione sono distinguibili in due categorie: cinetici o quantitativi o funzionali, e cinematica o qualitativi o strutturali.
I primi riguardano i valori numerici delle dimensioni lineari (espressi in mm o in cm) e forniscono informazioni sulla funzione, i secondi concernono gli aspetti geometrici o grafici dell’analisi e offrono informazioni sulle strutture.
ANALISI SPECIFICA DEGLI INDICATORI 
– La lunghezza della traccia (LT, path length) è la misurazione lineare (in mm o cm, secondo l’applicativo in uso) di quanta strada compie il centro di pressione (center of pressure, CoP) durante la prova, a causa, a causa delle oscillazioni posturali dell’individuo nel piano saggiato-frontale. E’ un indicatore di dispendio energetico.
Il CoP rappresenta la risposta cumulativa neuromuscolare che controlla il centro del movimento del centro di massa (CoM) per consentire di mantenere la progressione avanti e l’equilibrio in stazione eretta statica.
La traiettoria del CoP in AP (in antero-posteriore) indica la capacità di controllo della progressione  in avanti durante la fase di stance.
Il CoP in ML (in medio-laterale) riflette il processo di controllo della stabilità laterale, soprattutto nella fase di singolo supporto (sostegno) e la capacità di spostare il peso fra gli arti. 
– Indice di interferenza cervicale  (IC) è dato dal rapporto fra la lunghezza della traccia (LT) a occhi chiusi (OC) e la lunghezza della traccia a occhi aperti (OA) ma a capo retroflesso (OACR). La sua normalità è espressa da: IC= a 1 o superiore. Se IC inferiore a 1, testimonia per una verosimile interferenza cervicale nell’instabilità patita dal soggetto (vertigine a origine cervicale).

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